"Il Giornale di Corsico" - Febbraio 2002

RISPETTO DEGLI IMPEGNI? SI, GRAZIE!

La coerenza (lo vediamo tutti i giorni) è ormai diventata merce assai rara.
D'altra parte gli esempi che ci giungono dal "palazzo" non sono certo edificanti: nel 1993 il senatur padano dichiarava "mai con la porcilaia fascista" e l'anno successivo, turatosi il naso e tutto il resto, ci si tuffava dentro; qualche mese dopo, al grido di "quel mafioso di Berlusconi", ha abbandonato il governo decretandone la caduta; oggi si è scordato di tutto e rigoverna, d'amore e d'accordo, con quelli che aveva definito "porci" e "mafiosi"; domani... Vedremo!
Anche i soci Fini e Berlusconi si sono comportati allo stesso modo nei suoi confronti, ed esempi poco edificanti si sono visti anche in seno ai vari centro-sinistra, fino alla definitiva caduta!
Ma che questi esempi deteriori assurgano a normalità, tanto che "anormale" diventa il comportamento coerente e rispettoso degli impegni presi, è francamente inaccettabile! Nel numero di Settembre 1999 del "Giornale di Corsico" (e il contenuto è stato ribadito su quello del Giugno 2000, all'avvio della corrente legislatura) Rifondazione Comunista scriveva che "...pur collocandoci alla opposizione... ci poniamo in atteggiamento interlocutorio con la maggioranza... Tutto dipende da quelli che saranno, di volta in volta e complessivamente, gli obbiettivi reali dell'Amministrazione...". Nei mesi successivi (e qui sta la coerenza e il rispetto degli impegni) il gruppo consiliare del PRC si è fedelmente ispirato a quelle enunciazioni e a quegli impegni, sostenendo le iniziative giudicate a vantaggio della comunità corsichese (con particolare riguardo alle "...fasce deboli e tradizionalmente meno garantite..." scrivemmo allora) e osteggiando, anche molto aspramente, quelle tese ad interessi particolari o comunque ritenute sbagliate (per esempio, l'ulteriore sviluppo commerciale della Nuova Vigevanese ed il conseguente incremento di traffico e inquinamento!).
Allorché un voto coerente con questa linea è stato determinante perché la Maggioranza non cadesse sotto il fuoco dei propri dissidenti interni, si è gridato allo scandalo: Rifondazione "stampella della Maggioranza" (per alcuni già "dentro la maggioranza"!). Da queste colonne vogliamo, per l'ennesima volta, ribadire la realtà dei fatti: il Partito della Rifondazione Comunista è stato e resta all'opposizione della Giunta Graffeo.
La sua collocazione non è stata, né lo è adesso, in discussione. Non ha mai partecipato, né mai lo farà, al cecchinaggio ideologico e strumentalmente populista dell'opposizione di destra; non è, né sarà, il sostegno di una maggioranza da cui ancora troppe scelte la dividono.
Non sottovalutiamo il pericolo dell'avvento delle destre al governo della città, ma se questo dovesse accadere, le responsabilità non potranno che essere cercate all'interno della maggioranza stessa, dove evidentemente più d'uno ignora il significato di "coerenza" e di "rispetto degli impegni".

Il Gruppo Consiliare PRC